Storia dell'India
L’India è conosciuta come una delle civiltà più antiche al mondo. Le prime civiltà si svilupparono per circa mille anni dal 2500 a.C. lungo la valle del fiume Indo. Le grandi città di queste civiltà furono Mohenjodaro e Harappa (oggi nell’ odierno Pakistan). Successivamente altre popolazioni invasero l’ India dall’Asia centrale tra il 1500 e il 2000 a.C. prendendo controllo della parte nord del paese e spingendo i Dravidici nella parte sud dell’ India.
Nel 6°sec. a.C. la dinastia Magadh governava le piane del nord, questo fu anche il periodo in cui la religion Buddista e Jainista comparvero sfidando l’ortodossia Hinduista. La dinastia Magadh fu seguita da quella dell’ imperatore ChandraguptaMaurya (322-298 a.C.), uno dei più grandi imperatori dell’ India. Il periodo d’orosi ebbe sotto il regno di Ashokail Grande che estese il suo dominio dal Kashmir e Peshawar nel nord a Mysore nel sud e Orissa a est. Ashoka fu non solo un grande sovrano, ma fu anche uno dei più grandi propagatori del Buddismo non solo in India ma anche in altri paesi. Dopo la sua morte nel 232 a.C., l’ impero cominciò a sgretolarsi e a indebolirsi e questo fu il periodo in cui il paese venne saccheggiato e razziato da invasori stranieri, lasciando l’ India divisa per 400 anni. Dopo questa fase buia, l’ India riguadagnò stabilità sotto il governo di ChandraGupta I (380-412 d.C.), sotto il suo dominio vi fu un forte sviluppo, l’arte e la cultura fiorirono e il paese prosperò.
Al contrario del nord del paese, il sud rimase estraneo a ciò che avveniva nella parte nord. Anche il sud dell’ India vide ascesa e caduta di molti imperi che inclusero la dinastia Cholas il cui regno si estese oltre l’ India fino allo Sri Lanka e altre parti nel sud-est dell’Asia, i Pandyas, i Pallavas e i Chalukyas. Sotto il dominio di varie dinastie, l’arte e l’artigianato si svilupparono anche nel sud ed emersero anche vari stili architettonici, tra cui possiamo citare I bronzi Chola, seguiti dai Grandi Hoysala e dagli imperi Vijaynagar conosciuti per i templi Hindu più famosi.
Le invasioni Musulmane
Mahmud di Gaznifu il primo invasore Musulmano che raggiunse l’India e la saccheggiò per I suoi tesori tra il 1001 e 1025. In seguito fu Mohamed Ghori che sconfisse i sovrani Indiani PrithvirajChauhan lasciando Qutub-ud-din a capo dei territori conquistati.
Qutub-ud-din è conosciuto per aver costruito il Qutub Minar a Delhi, rimasto uno degli edifici più alti nella città per anni. Il suo dominio fu seguito da quelle delle dinastie musulmane Khilji, Tughlaq, Sayyid e Lodis. Fu durante questo period conosciuto anche come il Sultanato di Delhi, che i sovrani musulmani introdussero concetti di amministrazione e società nel sub-continente, anche se il sud del paese rimase inviolato.
Nel 1525, Babur, un discendente di Timur e Genghis Khan invase il Punjab e fondò l’ impero Mughal che governò il paese per molti secoli. Dopo la sua morte, gli successe suo figlio Humayun, deposto dal capotribù Afgano SherShah, conosciuto per aver fatto costruire la strada che collega Peshawar al nord a Patna a est.
Humayun fu in grado di riguadagnare potere alla morte di SherShah. Nel 1556 gli successe il figlio Akbar che consolidò il potereMughal ed estese il grande impero attraverso il nord dell’ India e in parti del sud dell’India. Akbar è anche considerato uno degli amministratori più intelligenti e capaci.
Gli successe il figlio Jahangir, seguito dal figlio ShahJahan, conosciuto per aver dato al mondo il TajMahal, il Forte Rosso e la moschea JamaMasjid. Alla sua morte salì al trono il figlio Aurangzeb che fu l’ultimo grande imperatore Mughal.
Anche se la dinastia Mughal rimase al potere per altre generazioni, l’impero cominciò a indebolirsi. BahadurShahZafar fu l’ultimo sovrano Mughal, dopo una rivolta nel 1857-58, BahadurShahZafar fu deposto dal governo Britannico che prese controllo del paese.
Il Governo Britannico
Da sempre, le immense ricchezze dell’ India hanno attratto commercianti stranieri, gli Europei giunsero infatti in India per scopi commerciali. Uno dei primi commercianti a giungervi fu il portoghese Vasco da Gama che raggiunse Calicut, navigando da Capo di Buona Speranza nel 1498. I portoghesi furono seguiti dai Francesi, Olandesi e Inglesi.
Nel 18° sec., i Britannici si stabiloro in India e non solo governarono il paese ma vi portarono anche cambiamenti rivoluzionari in campo sociale, economico e politico.
Verso l’indipendenza
Dopo che l’ impero Mughal si indebolì, l’India fu governata da diversi sovrani, occupati a combattarsi tra di loro tanto che furono incapaci di opporre una vera resistenza all’ incalzare degli Inglesi. I Britannici poterono così consolidare la loro posizione, tuttavia gli Indiani nel 19° sec. iniziarono a sentirsi frustrati e oppressi dale politiche Britanniche. La frustrazione portò alla grande rivolta, conosciuta anche come la prima Guerra di Indipendenza del 1857, tuttavia l’introduzione di un nuovo fucile e cartuccia dell’ ersercito Britannico aiutarono a sedare la rivolta.
L’esercito Indiano raggiunse Delhi e proclamò BahadurshahZafar sovrano dell’ India e combatterono sotto il suo commando. La rivolta fu comunque presto repressa dai Britannici. Da allora non vi fu ritorno e gli Indiani non cambiarono mai idea sul loro desiderio di riforma sociale e libertà dalla dominazione straniera.
L’ Indian National Congress fu fondato il 28 Dicembre 1885 e divenne presto l’ organizzazione Indiana pubblica più grande e prominente.
Il partito del congress guidò il movimento per l’indipendenza insieme ad altri leader e organizzazioni ed ebbe più di 15 milioni di membri e 70 milioni di indiani parteciparono alla lotta contro il domininio Britannico in India. Il movimento guadagnò impeto con l’arrivo di MohandasKaramchand Gandhi che sviluppò un’ unica strategia per la lotta per la libertà basata sulla non-violenza e sulla disobbedienza civile.
Dopo vari avvenimenti, i Britannici trasferirono il potere agli organi di governo Indiani il 15 Agosto 1947, celebrato oggi come giorno dell’ Indipendenza.
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